Il Nome del vero principio/arché è Gesù Cristo, il Verbo del Padre che è «In principio» (Gv 1,1), «L’Alfa e l’Omega, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente… il Primo e l’Ultimo e il Vivente» (Ap 1,8.17-18).
L’arca di Noè non è solo una nave dalle dimensioni improbabili, protagonista di un racconto mitologico d’altri tempi; essa è lo scrigno perenne della salvezza, della comunione e della misericordia, dove Dio ha voluto custodire il germe buono e bello della Sua creazione, in mezzo all’immenso oceano del caos. L’arca è anche il forziere d’oro che conteneva i pegni dell’Alleanza di Dio con Israele: le tavole della Legge, il bastone di Mosè, la manna del deserto. Per i Padri, l’arca è figura sia del battesimo che della croce di Gesù, e perciò anche della Chiesa (cfr. S. Agostino: «L’arca è immagine della città di Dio pellegrina in questo mondo, cioè della Chiesa, che è salvata mediante il legno sul quale fu appeso il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù»). Tutte queste immagini si incontrano e si fondono infine in Maria Vergine, la foederis arca, il cui grembo ha ospitato il Redentore del mondo.